Chi sono

Salvatore D’Amora, giovane pipaiuolo vesuviano.

Tra una pipa e l’altra mi sono laureato in Storia. L’interesse per l’artigianato e quello per la Storia procedono sullo stesso binario. Come un buon artigiano, lo storico lavora sulla materia che ha, le fonti, togliendo il superfluo e limando a lungo, fino ricavarne una ricostruzione coerente.

L’origine del mio amore per la pipa è indissolubilmente legata alla mia terra, a queste pendici del Vesuvio che la mia famiglia abita da generazioni.

Quando la sgorbia tocca la superficie informe della radica plasmando quella che sarà la testa della pipa, e poi il fornello che accoglierà la brace, il pensiero va subito ai fianchi del vulcano.

Le mie pipe risentono del mio vissuto, della mia cultura. Il mio logo recita “Homo Faber Fortunae Suae” – “L’uomo è artefice del proprio destino” – : è il motto dell’Umanesimo, fonte d’ispirazione per la mia vita. E’ l’uomo che crea, che trasforma la natura, modificandola in base alle proprie necessità, imprimendo in essa una parte di sé.

Vesuvio visto dalle vigne di Terzigno

Pipaiuolo è un’antica passione, un mestiere dimenticato in questo territorio, scintilla sotto la cenere che ad ogni radica forata viene alimentata .

Per questo realizzo le mie pipe solo con radica di erica arborea di altissima qualità proveniente dalla Campania.

Le mie pipe artigianali sono in vendita.

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